Dobbiamo fare qualcosa.

NON SI POSSONO FERMARE LE NUVOLE

La Roma che non vogliamo è la Roma dell’assessore Gigi De Palo, assessore alla Famiglia  e ai Giovani che in questo momento su Twitter insieme ad altri del suo gruppo Oltre ed Identità cristiana (gruppo consigliare nuovo nato, come annunciato oggi dal consigliere UDC Paolo Voltaggio) sta provando a dimostrare che siccome la 194 consente l’obiezione è giusto che nel Lazio il 91% dei ginecologi che lavorano nel pubblico possa obiettare.

Peccato si dimentichino di dirci che la sanità è in mano alle lobby di Comunione e Liberazione e Opus Dei (vedi anche alla voce Lombardia) e che solo quei medici fanno carriera.

Devo purtroppo dare ragione a Chiara Lalli, che in questi giorni mi ha ripreso sul tema: oggi consentire l’obiezione negli ospedali pubblici ha consentito che gli obiettori diventassero maggioranza. Questo non significa che le donne non abortiscono più. Significa che lo fanno altrove, senza regole…

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Dante e le notti d’estate


O della poesia che irrompe in queste notti torride, mentre vai nelle case della gente. Fra polizia e vigili del fuoco che ti aiutano ad entrare in casa, raccogli il vecchietto caduto che non ce la fa a rialzarsi, inerme nel proprio sporco. E mentre lo porti via, rimuginando su come i suoi tre figli adorati lo possano lasciare novantenne vivere da solo con la moglie che sta peggio di lui, senti che sussurra qualcosa di insolito e lontano, ma familiare. Cosa dice Signor R.?
“Infin che ‘l mar fu sovra noi richiuso”
“Ulisse!” dico io.
“Sì” risponde il Signor R.
“Pensava a Dante o a Primo Levi?”
“A tutti e due, a tutti e due”.


Volevo farci un post, anche perché conosco i fatti da vicino, ma sono sicura che non verrebbe altrettanto bene

CURACULTURA

Attore e conduttore televisivo molto noto, ha scelto qualche tempo fa di ritirarsi temporaneamente dallo schermo per via della morte di suo padre. Dalla esperienza del lutto è nato un libro (Neanche con un morsoall’orecchio) che ha avuto grande successo di pubblico. Sul bisogno di narrare questo pezzo della sua vita ascoltai per radio un’intervista, nella quale mi fece un’ottima impressione e addirittura ne parlai la sera a cena con amici. Credevo che la cosa potesse finire così. E invece no.

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