Buon anno

Immagine


20131231-113007.jpg

Ieri sera, alla fine di una giornata piena di lunghe telefonate, sono stata rimproverata da mio figlio Giacomo di 10 anni perché mi ero esposta troppo lungamente alle onde elettromagnetiche del cellulare. Bisogna fare attenzione con i bambini, loro imparano tutto e poi giustamente ci chiedono conto dei nostri comportamenti. Allora un po’ per tranquillizzarlo e un po’ per tranquillizzarmi ho preparato per me e per questo piccolo grillo parlante un piatto a base di curcuma, potente antinfiammatorio che colora il curry di un giallo aranciato e protegge il corpo umano dalle neoplasie (non è magia, ci sono studi medici su prestigiose riviste scientifiche che spiegano la capacità della curcumina addirittura di indurre le cellule all’apoptosi, il suicidio cellulare in pratica). Prima di cucinare mi sono lavata le mani. Dopo mangiato mi sono lavata le mani. Ho fatto pipì e mi sono lavata le mani.Prima di andare a dormire mi sono lavata le mani. Lo so sembra un delirio ossessivo-compulsiva ma sono un’infermiera, non ne posso fare a meno. Stamani mi sono svegliata e la prima cosa che ho notato è che ho le mani e soprattutto le unghie ancora gialle, giallissime, come se non le avessi lavate mai. Il fatto è che proprio perché sono un’infermiera io non porto mai lo smalto, che mi è stato insegnato essere un forte ricettacolo di germi, da evitare assolutamente in sala operatoria per il rischio elevatissimo di infezioni della ferita chirurgica, ma qualche giorno fa ho voluto provarlo per vedere come mi stava. Ebbene: se la curcuma che è una polvere, si può vedere e toccare e lavata via 10 volte dalle mani è ancora lì, aggrappata al mio smalto sulle unghie dopo 10 lavaggi mi sono chiesta, quale sarà la capacità di penetrazione dei batteri e dei virus che neanche si vedono ad occhio nudo?
Il lavaggio delle mani e le sue implicazioni per la salute sono sempre stata una mia fissa, dai tempi della scuola infermiere, e così ho deciso di scrivere questo post. Colleghe, amiche, smettetela con lo smalto sul lavoro, è una cassaforte per la sporcizia, dategli sotto con l’acetone, non si può lavorare così, sarebbe come fare una medicazione con la sigaretta in bocca, non fatelo.
Pazienti, persone che a qualche titolo frequentate pronto soccorso o reparti in ospedale: pretendete di non essere toccati da quelle bellissime, sinuose mani smaltate, sono belle ma sporche anche sotto i guanti.
Ecco. Mi rendo conto che sembra un po’ delirante questo post ma è molto serio. Ora vado a togliermi lo smalto. Non lo faccio più, ciao, auguri ancora.
Ps: se volete avere notizia sulla curcumina e i suoi effetti preventivi e curativi verso il cancro chiedete pure, e vi manderò i riferimenti via mail o qui. Buon curry, buon anno